BIOGRAFIA
Francesco Vaccarone è nato alla Spezia il 4 ottobre 1940.Inizia a dipingere giovanissimo sotto la guida di G.U.Caselli e di G.Bellani dedicandosi nel contempo a studi classici e filosofici.
Dal 1957 al 1964 presenta le sue prime mostre personali e prende parte a numerose mostre collettive in molte città italiane. Il linguaggio creativo di questo suo primo periodo è figurativo con molte attenzioni all’espressionismo tedesco.
Dal 1965 al 1969 ha un secondo studio a Genova ed è impegnato in ricerche sui linguaggi visivi in stretto contatto con poeti(Gruppo 63) ed artisti dell’avanguardia sperimentale italiana(Trerosso di Genova,’70 di Firenze, LineaSud di Napoli) con cui dà vita a convegni e mostre.
Nel 1970 sposta il secondo studio a Roma dove perfeziona alla stamperia Il Cigno le sue conoscenze delle tecniche calcografiche realizzando moltissime incisioni. Frequenta artisti tra cui Marini, Gentilini, Raphael Mafai, Zancanaro, Guttuso, Fieschi.
Nel 1973 viene pubblicata la prima monografia dedicata al suo lavoro,con prefazione dello storico dell’arte Enzo Carli e del poeta Dino Carlesi, a cura della Galleria d’Arte Macchi di Pisa. Gli vengono allestite numerose mostre in Italia ed in Svizzera e gli vengono assegnati prestigiosi riconoscimenti.
Nel 1976 trasferisce, fino al 1990, il secondo studio a Milano: il rapporto con la corporeità, lo spazio fisico, psicologico e storico sono i nuovi, centrali cardini del pensiero che anima il suo lavoro in questi anni come bene avverte Madeleine Guignard presentandolo nel catalogo per la mostra che in Francia, l’Università di Clermont Ferrand gli dedica nel febbraio del 76.
Nel 1977 a cura di Franco Solmi, direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, viene pubblicata dall’Editrice Edi/Albra di Torino una nuova monografia dedicata al suo lavoro, intitolata “Eclisse”. In questo periodo(1977-1990) si allestiscono sue esposizioni in musei, università e gallerie private in Italia a Monza, Venezia, Milano, Ferrara, Gallarate, Bergamo, La Spezia, Reggio Emilia, Parma, Torino, Lerici, Firenze, Pisa, San Marino, Massa, Piombino, Viterbo ed all’estero a Stoccolma(dove apre un nuovo atelier), Cardiff, Helsinki, Bucarest, Amsterdam, Montreal, Toronto, Ottawa, Forssa, Los Angeles, Monaco di Baviera, Parigi, Seloncourt, Reykiavik.
Nel 1986 viene pubblicato un nuovo libro dedicato alla sua opera a cura di Carlo Ludovico Ragghianti,direttore dell’Università internazionale dell’Arte di Firenze, dal titolo “Francesco Vaccarone, omaggio al golfo dei poeti” e nello stesso anno viene invitato con tre grandi opere alla IX Quadriennale Nazionale di Roma, nella sezione storica “Emergenze della ricerca artistica italiana dal 1950 al 1980”.
Nel 1988 gli vengono assegnati il premio internazionale “Do Forni” per la grafica a Venezia ed il premio Murano.
Nel 1990 viene allestita una sua grande mostra antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e per l’occasione viene pubblicata una nuova monografia dal titolo “Dall’alba al tramonto” curata da Michèle Lavallée direttrice ai Musei di Strasburgo ed Enzo Di Martino, direttore del Centro internazionale della Grafica di Venezia. Seguono le mostre a Venezia, La Spezia, Busto Arsizio, Ischia, Vasto, Cracovia, Roma, Civitanova Marche.

Nel 1997 gli viene assegnato un premio internazionale alla 2° triennale di grafica di Macedonia e nel 1998 il 1° premio alla IX biennale internazionale di Carpi dedicata alla Xilografia. Nel 2003, a sottolineare il suo impegno nella conoscenza e nella divulgazione dei linguaggi artistici e nella difesa della loro libertà riceve in Italia il Premio Silone mentre la Costantinian University dello State of Rhode Island USA gli conferisce la laurea honoris causa in Estetica.
Tra il 2000 ed il 2004 tiene un ciclo di conferenze in università della Polonia dove gli vengono allestite numerose mostre; mostre antologiche seguono all’Havana, a Marina di Massa, a Framura(per Ezra Pound), a Noceto nell’Emilia dove realizza anche una grande scultura in marmo dedicata alla pace.In questa circostanza viene pubblicato un nuovo libro curato da Francesco Barocelli, storico dell’arte dell’Università di Parma in cui è riportata un’antologia critica scelta tra testi di numerosi studiosi ed artisti contemporanei che hanno rivolto il loro interesse all’opera di Francesco Vaccarone ed una vasta bibliografia dal 1960 al 2004. A cura del governo egiziano e dell’ambasciata italiana viene allestita al Cairo una sua esposizione personale nell’ottobre del 2004 con dipinti eseguiti tra il 1970 ed il 2004.
Nel 2005 inizia un ciclo espositivo negli USA ed attende all’esecuzione di due grandi bassorilievi in marmo dedicati a Papa Giovanni Paolo II per il Comune di Noceto inaugurati nell’aprile del 2006 anno in cui il Comune di Parma gli dedica una mostra antologica.
Nel 2008 porta a termine per questo stesso Comune una scultura in marmo di Carrara alta oltre quattro metri dedicata alle missioni italiane di pace nel mondo. Il Comune di Pisa ordina nel 2008 una sua antologica nell’Abbazia medievale di San Zeno e nei mesi successivi attende alla realizzazione di 30 dipinti dedicati a Liszt, Rachnaminoff e Tschaikowski per un ciclo espositivo in Argentina. E’ invitato con tre dipinti a “Estetika, Forma e Segno, da Renoir a De Chirico” a Villa Ponti ad Arona ed è presente con il laboratorio Corsanini, con sei nuove sculture, alla XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. Cinque sue opere sono esposte nel Museo Manege di San Pietroburgo nella mostra “maestri dell’Arte Italiana del XX secolo. Nel 2009 Il Comune di Rapallo lo invita a tenere una sua antologica nell’Antico Castello con una sezione di 24 dipinti dedicati ad Ezra Pound.
Nel 2010 viene allestita una sua personale al Parlamento Europeo di Strasburgo che viene successivamente trasferita all’Istituto Italiano di Cultura di questa città; quindi è a new york al Lincoln Center con un ciclo di dipinti dedicati alla musica Jazz.. nel 2011 tiene una personale al Monte Paschi di Bruxelles e viene invitato alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Nello stesso anno al Camec della Spezia viene ordinata una sua mostra antologica con opere dal 1957 al 2011 ; il Presidente della Repubblica gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Nel 2012 al Castello di Portovenere viene allestita una sua retrospettiva di poesie visive degli anni Sessanta ed espone con Scanavino e Carmi nella mostra “Davanti all’Infinito” al Porto Mirabello.
Nel 2013 realizza un Obelisco in marmo di Carrara alto 7 metri per la sua città natale ed un gruppo scultoreo in legno per Speziaexpò; è invitato all’esposizione “Otto artisti per Anlaids“ alla Pelanda di Roma.
Nel 2014 prende parte alla mostra Mus-e alla Fondazione Carispe ed attende al Catalogo ragionato sulla sua opera (1957-2014) che l’Editore Allemandi ha affidato allo storico dell’arte Valerio Dehò. Nel 2015 è invitato alla XVII Biennale di Carpi. Il Comune di Sarzana lo invita a tenere dall’ottobre 2015 al gennaio 2016 una mostra antologica nella Fortezza Firmafede e successivamente Il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova presenta una sua mostra monografica dedicata alle sue opere sperimentali ed alle sue Poesie Visive degli anni Sessanta.
Nel 2016 esegue per La Spezia un’opera pubblica, l’obelisco “Raggio di sole”, una scultura in marmo di Carrara alta sette metri. È presente con 20 opere al Camec in occasione del 50° anniversario del convegno del Gruppo ’63 che Vaccarone promosse alla Spezia nel 1966 con N.Balestrini, E.Sanguineti ed U.Eco.
Nel 2017 al Castello di Lerici ed alla Sala Mantero di Portovenere vengono esposte le 32 opere della mostra intitolata “Tra Lerice e Turbìa”. La Fondazione per l’Arte di Francoforte acquista sue 5 opere storiche. Durante tutto il 2018 esegue 25 opere dedicate alla musica di Wagner esposte nel 2019 nella Galleria d’Arte del Comune di Bayreuth e successivamente alla 58 Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.
Nel 2019, in occasione del Centenario dell’Accademia di Scienze G.Capellini, viene nominato Accademico.
Nel 2021 il Comune di Noceto gli affida l’incarico di eseguire una scultura in marmo dedicata alla pandemia del Covid 19 e gli conferisce la cittadinanza onoraria. Al Consolato d’Italia a New York vengono esposti in permanenza due suoi grandi dipinti.
BIOGRAFIA
Francesco Vaccarone è nato alla Spezia il 4 ottobre 1940.Inizia a dipingere giovanissimo sotto la guida di G.U.Caselli e di G.Bellani dedicandosi nel contempo a studi classici e filosofici.
Dal 1957 al 1964 presenta le sue prime mostre personali e prende parte a numerose mostre collettive in molte città italiane. Il linguaggio creativo di questo suo primo periodo è figurativo con molte attenzioni all’espressionismo tedesco.
Dal 1965 al 1969 ha un secondo studio a Genova ed è impegnato in ricerche sui linguaggi visivi in stretto contatto con poeti(Gruppo 63) ed artisti dell’avanguardia sperimentale italiana(Trerosso di Genova,’70 di Firenze, LineaSud di Napoli) con cui dà vita a convegni e mostre.
Nel 1970 sposta il secondo studio a Roma dove perfeziona alla stamperia Il Cigno le sue conoscenze delle tecniche calcografiche realizzando moltissime incisioni. Frequenta artisti tra cui Marini, Gentilini, Raphael Mafai, Zancanaro, Guttuso, Fieschi.
Nel 1973 viene pubblicata la prima monografia dedicata al suo lavoro,con prefazione dello storico dell’arte Enzo Carli e del poeta Dino Carlesi, a cura della Galleria d’Arte Macchi di Pisa. Gli vengono allestite numerose mostre in Italia ed in Svizzera e gli vengono assegnati prestigiosi riconoscimenti.
Nel 1976 trasferisce, fino al 1990, il secondo studio a Milano: il rapporto con la corporeità, lo spazio fisico, psicologico e storico sono i nuovi, centrali cardini del pensiero che anima il suo lavoro in questi anni come bene avverte Madeleine Guignard presentandolo nel catalogo per la mostra che in Francia, l’Università di Clermont Ferrand gli dedica nel febbraio del 76.
Nel 1977 a cura di Franco Solmi, direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, viene pubblicata dall’Editrice Edi/Albra di Torino una nuova monografia dedicata al suo lavoro, intitolata “Eclisse”. In questo periodo(1977-1990) si allestiscono sue esposizioni in musei, università e gallerie private in Italia a Monza, Venezia, Milano, Ferrara, Gallarate, Bergamo, La Spezia, Reggio Emilia, Parma, Torino, Lerici, Firenze, Pisa, San Marino, Massa, Piombino, Viterbo ed all’estero a Stoccolma(dove apre un nuovo atelier), Cardiff, Helsinki, Bucarest, Amsterdam, Montreal, Toronto, Ottawa, Forssa, Los Angeles, Monaco di Baviera, Parigi, Seloncourt, Reykiavik.
Nel 1986 viene pubblicato un nuovo libro dedicato alla sua opera a cura di Carlo Ludovico Ragghianti,direttore dell’Università internazionale dell’Arte di Firenze, dal titolo “Francesco Vaccarone, omaggio al golfo dei poeti” e nello stesso anno viene invitato con tre grandi opere alla IX Quadriennale Nazionale di Roma, nella sezione storica “Emergenze della ricerca artistica italiana dal 1950 al 1980”.
Nel 1988 gli vengono assegnati il premio internazionale “Do Forni” per la grafica a Venezia ed il premio Murano.
Nel 1990 viene allestita una sua grande mostra antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e per l’occasione viene pubblicata una nuova monografia dal titolo “Dall’alba al tramonto” curata da Michèle Lavallée direttrice ai Musei di Strasburgo ed Enzo Di Martino, direttore del Centro internazionale della Grafica di Venezia. Seguono le mostre a Venezia, La Spezia, Busto Arsizio, Ischia, Vasto, Cracovia, Roma, Civitanova Marche.

Nel 1997 gli viene assegnato un premio internazionale alla 2° triennale di grafica di Macedonia e nel 1998 il 1° premio alla IX biennale internazionale di Carpi dedicata alla Xilografia. Nel 2003, a sottolineare il suo impegno nella conoscenza e nella divulgazione dei linguaggi artistici e nella difesa della loro libertà riceve in Italia il Premio Silone mentre la Costantinian University dello State of Rhode Island USA gli conferisce la laurea honoris causa in Estetica.
Tra il 2000 ed il 2004 tiene un ciclo di conferenze in università della Polonia dove gli vengono allestite numerose mostre; mostre antologiche seguono all’Havana, a Marina di Massa, a Framura(per Ezra Pound), a Noceto nell’Emilia dove realizza anche una grande scultura in marmo dedicata alla pace.In questa circostanza viene pubblicato un nuovo libro curato da Francesco Barocelli, storico dell’arte dell’Università di Parma in cui è riportata un’antologia critica scelta tra testi di numerosi studiosi ed artisti contemporanei che hanno rivolto il loro interesse all’opera di Francesco Vaccarone ed una vasta bibliografia dal 1960 al 2004. A cura del governo egiziano e dell’ambasciata italiana viene allestita al Cairo una sua esposizione personale nell’ottobre del 2004 con dipinti eseguiti tra il 1970 ed il 2004.
Nel 2005 inizia un ciclo espositivo negli USA ed attende all’esecuzione di due grandi bassorilievi in marmo dedicati a Papa Giovanni Paolo II per il Comune di Noceto inaugurati nell’aprile del 2006 anno in cui il Comune di Parma gli dedica una mostra antologica.
Nel 2008 porta a termine per questo stesso Comune una scultura in marmo di Carrara alta oltre quattro metri dedicata alle missioni italiane di pace nel mondo. Il Comune di Pisa ordina nel 2008 una sua antologica nell’Abbazia medievale di San Zeno e nei mesi successivi attende alla realizzazione di 30 dipinti dedicati a Liszt, Rachnaminoff e Tschaikowski per un ciclo espositivo in Argentina. E’ invitato con tre dipinti a “Estetika, Forma e Segno, da Renoir a De Chirico” a Villa Ponti ad Arona ed è presente con il laboratorio Corsanini, con sei nuove sculture, alla XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. Cinque sue opere sono esposte nel Museo Manege di San Pietroburgo nella mostra “maestri dell’Arte Italiana del XX secolo. Nel 2009 Il Comune di Rapallo lo invita a tenere una sua antologica nell’Antico Castello con una sezione di 24 dipinti dedicati ad Ezra Pound.
Nel 2010 viene allestita una sua personale al Parlamento Europeo di Strasburgo che viene successivamente trasferita all’Istituto Italiano di Cultura di questa città; quindi è a new york al Lincoln Center con un ciclo di dipinti dedicati alla musica Jazz.. nel 2011 tiene una personale al Monte Paschi di Bruxelles e viene invitato alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Nello stesso anno al Camec della Spezia viene ordinata una sua mostra antologica con opere dal 1957 al 2011 ; il Presidente della Repubblica gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Nel 2012 al Castello di Portovenere viene allestita una sua retrospettiva di poesie visive degli anni Sessanta ed espone con Scanavino e Carmi nella mostra “Davanti all’Infinito” al Porto Mirabello.
Nel 2013 realizza un Obelisco in marmo di Carrara alto 7 metri per la sua città natale ed un gruppo scultoreo in legno per Speziaexpò; è invitato all’esposizione “Otto artisti per Anlaids“ alla Pelanda di Roma.
Nel 2014 prende parte alla mostra Mus-e alla Fondazione Carispe ed attende al Catalogo ragionato sulla sua opera (1957-2014) che l’Editore Allemandi ha affidato allo storico dell’arte Valerio Dehò. Nel 2015 è invitato alla XVII Biennale di Carpi. Il Comune di Sarzana lo invita a tenere dall’ottobre 2015 al gennaio 2016 una mostra antologica nella Fortezza Firmafede e successivamente Il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova presenta una sua mostra monografica dedicata alle sue opere sperimentali ed alle sue Poesie Visive degli anni Sessanta.
Nel 2016 esegue per La Spezia un’opera pubblica, l’obelisco “Raggio di sole”, una scultura in marmo di Carrara alta sette metri. È presente con 20 opere al Camec in occasione del 50° anniversario del convegno del Gruppo ’63 che Vaccarone promosse alla Spezia nel 1966 con N.Balestrini, E.Sanguineti ed U.Eco.
Nel 2017 al Castello di Lerici ed alla Sala Mantero di Portovenere vengono esposte le 32 opere della mostra intitolata “Tra Lerice e Turbìa”. La Fondazione per l’Arte di Francoforte acquista sue 5 opere storiche. Durante tutto il 2018 esegue 25 opere dedicate alla musica di Wagner esposte nel 2019 nella Galleria d’Arte del Comune di Bayreuth e successivamente alla 58 Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.
Nel 2019, in occasione del Centenario dell’Accademia di Scienze G.Capellini, viene nominato Accademico.
Nel 2021 il Comune di Noceto gli affida l’incarico di eseguire una scultura in marmo dedicata alla pandemia del Covid 19 e gli conferisce la cittadinanza onoraria. Al Consolato d’Italia a New York vengono esposti in permanenza due suoi grandi dipinti.




CRITICA
…C’è una serie di opere specie dopo il ’75 nelle quali è quasi fisica per intensità l’impressione che si tratti di frammenti di un grande naufragio del mondo, che da una inanime passività acquistano forma connessa, architettonica, si ricompongono persino in figure intelligibili come colte tra gestazioni e suturazioni, la cui precarietà o incertezza è sottolineata da incidenti, da divaricazioni, da sovrapposizioni, da plicature slittanti, da scontri e incontri improvvisi, sagome semoventi in inesauribili presentazioni.
– Carlo Ludovico Ragghianti –
…Accadono degli eventi nei dipinti o nei disegni di Vaccarone, ma spesso quello che stia esattamente succedendo non è evidente, né il come né il perché. C’è una ricchezza di significati che sottintende gli accadimenti presentati nelle sue immagini che va oltre, è più grande degli accadimenti stessi; egli ha fatto uso dell’arte,della sua visione, della sua abilità, per rendere universale l’esperienza di certi avvenimenti e certe condizioni ma nello stesso tempo per renderla sorprendente e spesso imprevedibile…
– Peter Frank –
…Ciò si deve, a mio avviso, al fatto che ogni aspetto, ogni suggerimento del mondo esterno,
filtrato, trasfigurato dalla sensibilità e dalla fantasia dell’artista, viene a far parte della sua storia più intima, si fa immagine di un travaglio interiore che dopo aver attinto dal profondo i vocaboli di un lessico formale tutto suo, inconfondibile ed eccezionalmente ricco di possibilità espressive, lo modella e lo adatta alle più varie circostanze ed occasioni rappresentative.– Enzo Carli –
…per quelli della sua generazione (è nato nel 1940)
la pittura è intesa come una palestra di sperimentazione, dunque d’avanguardia, un territorio mobile e fluido che incrocia non solo gli stili coevi, piuttosto i tanti stimoli culturali provenienti dall’esterno, perché l’arte è innanzitutto aria che si respira.
Non secondario, non si ha estetica senza etica…– Luca Beatrice –
CRITICA
…C’è una serie di opere specie dopo il ’75 nelle quali è quasi fisica per intensità l’impressione che si tratti di frammenti di un grande naufragio del mondo, che da una inanime passività acquistano forma connessa, architettonica, si ricompongono persino in figure intelligibili come colte tra gestazioni e suturazioni, la cui precarietà o incertezza è sottolineata da incidenti, da divaricazioni, da sovrapposizioni, da plicature slittanti, da scontri e incontri improvvisi, sagome semoventi in inesauribili presentazioni.
– Carlo Ludovico Ragghianti –
…Accadono degli eventi nei dipinti o nei disegni di Vaccarone, ma spesso quello che stia esattamente succedendo non è evidente, né il come né il perché. C’è una ricchezza di significati che sottintende gli accadimenti presentati nelle sue immagini che va oltre, è più grande degli accadimenti stessi; egli ha fatto uso dell’arte,della sua visione, della sua abilità, per rendere universale l’esperienza di certi avvenimenti e certe condizioni ma nello stesso tempo per renderla sorprendente e spesso imprevedibile…
– Peter Frank –
…Ciò si deve, a mio avviso, al fatto che ogni aspetto, ogni suggerimento del mondo esterno,
filtrato, trasfigurato dalla sensibilità e dalla fantasia dell’artista, viene a far parte della sua storia più intima, si fa immagine di un travaglio interiore che dopo aver attinto dal profondo i vocaboli di un lessico formale tutto suo, inconfondibile ed eccezionalmente ricco di possibilità espressive, lo modella e lo adatta alle più varie circostanze ed occasioni rappresentative.– Enzo Carli –
…per quelli della sua generazione (è nato nel 1940)
la pittura è intesa come una palestra di sperimentazione, dunque d’avanguardia, un territorio mobile e fluido che incrocia non solo gli stili coevi, piuttosto i tanti stimoli culturali provenienti dall’esterno, perché l’arte è innanzitutto aria che si respira.
Non secondario, non si ha estetica senza etica…– Luca Beatrice –